Ingredienti
Cicoria selvatica di campo kg 1, patate 4, pomodori a pezzi 500 g, mentuccia fresca (Nepetella), peperoncino, aglio, cipolla, sale, olio extravergine d’oliva, pane casereccio raffermo (facoltativi baccalà 400 g o un uovo a persona).
Istruzioni
Prendere
una pentola, preferibilmente di coccio con acqua salata, aggiungervi le patate
sbucciate e tagliate a
pezzi a seconda della grandezza, mezzo peperoncino piccante, 4 spicchi di aglio privati della buccia, la
cipolla tagliata a fettine, i pomodori spezzati o i pomodoretti a grappolo, la cicoria cotta parzialmente in
precedenza per privarla dell’amaro, i rametti di mentuccia fresca e continuare la cottura per circa un ora.
Nella variante con il baccalà questo, già ammollato, va aggiunto a metà cottura.. Se in questo periodo
l’acqua dovesse ridursi eccessivamente aggiungerne di tanto in tanto piccole quantità oppure brodo di
verdura o un dado da brodo, da un pentolino tenuto al caldo, in modo da mantenere sempre il volume di
liquido di cottura non eccessivo ma sufficiente per inzuppare adeguatamente il pane.
A cottura ultimata versare nei piatti singoli o nella terrina contenenti il pane raffermo tagliato a fette alte poco
meno di un centimetro, questo liquido di cottura con un ramaiolo, in quantità tale da bagnare tutto il pane,
poi aggiungere la cicoria, una patata, un pezzo di baccalà, (in alternativa a questo aggiungere fcoltativamente
un uovo cotto in camicia), ricoprire il piatto lasciandolo riposare per una decina di minuti e prima di iniziare
a mangiare eliminare il liquido non assorbito e versare sulla zuppa 4 o 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva di
oliva “Canino Dop”.
pezzi a seconda della grandezza, mezzo peperoncino piccante, 4 spicchi di aglio privati della buccia, la
cipolla tagliata a fettine, i pomodori spezzati o i pomodoretti a grappolo, la cicoria cotta parzialmente in
precedenza per privarla dell’amaro, i rametti di mentuccia fresca e continuare la cottura per circa un ora.
Nella variante con il baccalà questo, già ammollato, va aggiunto a metà cottura.. Se in questo periodo
l’acqua dovesse ridursi eccessivamente aggiungerne di tanto in tanto piccole quantità oppure brodo di
verdura o un dado da brodo, da un pentolino tenuto al caldo, in modo da mantenere sempre il volume di
liquido di cottura non eccessivo ma sufficiente per inzuppare adeguatamente il pane.
A cottura ultimata versare nei piatti singoli o nella terrina contenenti il pane raffermo tagliato a fette alte poco
meno di un centimetro, questo liquido di cottura con un ramaiolo, in quantità tale da bagnare tutto il pane,
poi aggiungere la cicoria, una patata, un pezzo di baccalà, (in alternativa a questo aggiungere fcoltativamente
un uovo cotto in camicia), ricoprire il piatto lasciandolo riposare per una decina di minuti e prima di iniziare
a mangiare eliminare il liquido non assorbito e versare sulla zuppa 4 o 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva di
oliva “Canino Dop”.
ITALO
ARIETI, Tuscia a Tavola. Ricette, Curiosità, Prodotti, Tradizioni gastronomiche
della Provincia di
Viterbo, VI edizione, Primaprint, Viterbo 2005
Viterbo, VI edizione, Primaprint, Viterbo 2005
Fonte della ricetta:
Provincia di Viterbo “Tuscia in Tavola”:
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