Posata la prima pietra del nuovo evento culturale per i 100 anni del popolare
quartiere romano: “Storie, culture, eresie” è il motto. Rossi: “Faremo un
grande festival nazionale”. Ciaccheri: “Siamo eretici eredi della storia di
questo territorio”
"Con lo spirito dell’avventura e dell'azzardo, l’idea è
quella di porre la prima pietra di un festival culturale in un quartiere con
una grande identità. La Garbatella, infatti, è un luogo identitario”: così Filippo
Rossi, direttore artistico di Caffeina, ha lanciato a Moby Dick hub
culturale all’VIII Municipio di Roma la prima edizione di “Caffeina alla
Garbatella”, il festival culturale originale e tutto nuovo che si terrà dal
17 al 20 settembre 2020, nell’ambito del centenario per le celebrazioni
dello storico rione romano: “Caffeina a Garbatella sarà Caffeina a Garbatella,
non uno spinoff di altri eventi. Il nostro obiettivo è costruire il primo passo
di un'identità nuova, una nuova storia con una nuova visibilità. Io credo che
questo connubio potrà diventare un grande festival nazionale. E' un bel
matrimonio fondato sulle tre parole che abbiamo scelto: storie, culture ed
eresie. Proveremo a condurre il dibattito culturale intorno a ciò che muove e
sommuove la città e la scena pubblica”
"Ha ragione Filippo Rossi”, ha aggiunto Amedeo
Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio: “Noi qui a Garbatella ci
sentiamo eredi di una grande storia ma l’unico modo per essere realmente eredi
è essere eretici. Questo centenario è un'occasione che sta diventando
progressivamente una possibilità per la città di Roma e Caffeina a Garbatella è
una delle iniziative più importanti che ospiteremo per il centenario di questo
splendido quartiere, che è voglia di raccontare il territorio e metterlo a
disposizione di iniziative culturali originali. Caffeina si prenderà cura del parco
Brin, che è stato d’altronde il punto di inizio della storia di
Garbatella”. "Quando abbiamo intercettato la disponibilità di Caffeina per
il festival di Garbatella”, ha aggiunto Francesca Vetrugno, assessora
alla cultura della giunta municipale, “abbiamo voluto cogliere la cosa come una
grandissima possibilità. Caffeina è un marchio di brillantezza creativa
riconosciuto in tutta Italia e ci ha fatto piacere che la fondazione si sia da
subito messa a disposizione per progettare insieme il loro intervento sul
territorio”.
"Eresia è la parola più importante per Caffeina e
invitare dei viterbesi a Roma a me sembra già splendidamente eretico”, ha
aggiunto Giacomo Barelli per Fondazione Caffeina Cultura: “Porto il
saluto del presidente, Carlo Rovelli, che come tutti noi è felicissimo di poter
sbarcare a Roma in questa nuova formula in cui proveremo a realizzare quella
che da anni è la nostra felice misticanza, in grado di unire giochi, libri per
bambini, premi nobel per la pace, grandissimi scrittori e autori di quartiere.
Vi ringraziamo per aver scelto la nostra iniziativa e ci impegniamo a fare il
meglio per questo territorio”
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