Al Sindaco del Comune di Vetralla
Alla Giunta Comunale
Risultano diverse classi in quarantena e le famiglie sono costrette a sostenere le spese per ripetuti tamponi antigenici e per l’acquisto delle mascherine FFP2.Anche il Personale scolastico, Dirigenti, insegnanti e personale ATA, sta vivendo un delirio per interpretare, divulgare ed applicare leggi e circolari in continuo mutamento al fine di ammettere in presenza alunni e studenti. Occorre al riguardo sottolineare la responsabilità diretta del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori sulla
sicurezza, anche sanitaria, degli studenti che in questo momento andrebbero supportati e sostenuti.Sembrerebbe che molte classi siano in quarantena e che, a legislazione vigente,
dopo una quarantena precauzionale e pur in presenza di certificato vaccinale, per la
riammissione a scuola in presenza sia necessario effettuare un test antigenico. Di fronte ad una tale emergenza, sfuggono o non emergono le iniziative
intraprese dall’Amministrazione in carica e dal Sindaco, quale Autorità Sanitaria Locale,
per affrontare l’emergenza attuale ed aiutare le Istituzioni Scolastiche a fronteggiarla e le
famiglie a sostenere i costi per i tamponi antigenici e l’acquisto delle mascherine FFP2.
In particolare si chiede se:
1. Se sia stata contattata la ASL- Covid Scuola ovvero una struttura di analisi
privata per uno screening presso gli Istituti Comprensivi Piazza Marconi e A.
Scriattoli a carico dell’Ente da effettuarsi in locali comunali, ad esempio le palestre;
2. Se siano state effettuate una o più sanificazioni dei locali delle Scuole
dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado del Comune, certificate da una ditta specializzata;
3. Se sia stato preso contatto con le farmacie del territorio per individuare
forme di esenzione dal pagamento dei test antigenici per le famiglie in difficoltà;
4. Se sia stata valutata la possibilità di utilizzare per questa emergenza i
fondi COVID stanziati dal Governo presenti nel bilancio e sotto utilizzati, probabilmente
in avanzo. Sul punto si evidenzia che esistono fondi di varia provenienza che potrebbero
essere facilmente destinati a fronteggiare questa emergenza. A titolo esemplificativo
e non esaustivo, si evidenzia che i buoni spesa per emergenza alimentare Covid
possono essere spesi anche in farmacia e che pertanto potrebbero essere utilizzati
anche per acquistare tamponi e mascherine FFP2;
5. Quali iniziative sono state adottate.
Queste sono soltanto alcune indicazioni e/o suggerimenti che sicuramente saranno già state valutate, per cui l’Amministrazione si sarà già attivata e per le
quali sarà stata trovata una soluzione o data una risposta.
Sarebbe comunque utile ed auspicabile un confronto
anche con l’opposizione su una tematica tanto importante per la Salute della nostra
Comunità e per un sostegno concreto alla scuola e alle famiglie.
Resto, come sempre a disposizione per una
collaborazione fattiva.
Cordialmente
Consigliere
di minoranza
Anna
Maria Palombi
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